STUDIO ROME - Rome Trial From Histology to Target: the Road to Personalize Target Therapy and Immunotherapy
Pubblicata: 28-02-2021
STUDIO ROME
Nel nostro ultimo incontro online "Personalizzazione della Cura nel Tumore Mammario Metastatico" abbiamo parlato dello studio Rome (più precisamente Rome Trial From Histology to Target: the Road to Personalize Target Therapy and Immunotherapy”), che è diretto anche alle pazienti con tumore al seno metastatico.
Di seguito riportiamo alcune informazioni che possono tornare utili per chi fosse interessato a partecipare. L'obiettivo è quello di testare farmaci a bersaglio molecolare (detti anche farmaci biologici, mirati o terapia target) e immunoterapici in base alla presenza di eventuali mutazioni del tumore, rilevate in seguito a test genomici che si eseguono sia su una biopsia delle metastasi sia sulla biopsia liquida (cioè sulle cellule tumorali che circolano nel sangue).
Rome Trial è attualmente aperto in 14 centri in tutta Italia (in futuro saranno 46, qui l'elenco completo degli istituti con i riferimenti e tutte le specifiche). Per poter partecipare, da quanto si legge nel disegno dello studio, è necessario:
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avere un tumore al seno metastatico che non presenti caratteristiche per le quali esistono già farmaci mirati approvati per il tumore al seno (per esempio per la sovraespressione di HER 2)
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non aver fatto più di due linee di trattamento
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essere in progressione di malattia
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avere metastasi non solo ossee o cerebrali
Ci sono molti altri criteri da rispettare per essere inclusi, ma il nostro consiglio è comunque di parlarne con il vostro oncologo o con uno dei referenti dello studio (reperibili al link precedente), se pensate di voler partecipare.
Sui campioni tumorali verranno analizzati oltre 300 geni alla ricerca di mutazioni per cui esiste un farmaco a bersaglio molecolare, che sia in sperimentazione o già approvato per qualsiasi altro tipo di tumore. Il farmaco sperimentale sarà individuato da uno gruppo di esperti centralizzato, unico per tutti i centri che partecipano allo studio, chiamato Molecular Tumor Board.
Da notare bene: non vi è la certezza, ovviamente, che tali farmaci funzionino meglio delle cure standard in una fase iniziale della malattia avanzata, e capirlo è proprio l'obiettivo dello studio.
Il disegno dello studio prevede:
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In caso non ci siano mutazioni “bersaglio”: si esce dallo studio e si viene inviati al proprio centro per continuare la terza linea standard.
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Se sono presenti mutazioni “bersaglio”: si viene assegnate casualmente al gruppo che riceverà il trattamento standard o al gruppo che riceverà un farmaco target sperimentale.
In seguito:
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Se si è nel braccio della cura standard e non si risponde alla terapia, si viene inserite nel gruppo sperimentale.
Speriamo che queste informazioni vi siano utili, ma vi ricordiamo di non basarsi unicamente su quanto abbiamo riportato, perché ci potrebbero essere delle imprecisioni o cambiamenti, e di parlarne con i vostri medici.
Tiziana Moriconi