Il 5 e 6 Luglio si è svolto a Milano il corso di aggiornamento sulle cure per il tumore al seno
Pubblicata: 24-07-2019
Il 5 e 6 Luglio si è svolto a Milano il corso di aggiornamento sulle cure per il tumore al seno, organizzato da Europa Donna Italia.
Presenti Noicisiamo insieme a molte altre associazioni.
Nella giornata del 5 Luglio la moderatrice dott.ssa Stefania Migliuolo, coordinatrice dei rapporti medico scientifici per Europa Donna Italia, ha aperto i lavori e presentato la prima relatrice, la prof.ssa Lucia Del Mastro, coordinatrice Breast Unit Ospedale Policlinico San Martino IRCCS, Università di Genova.
Titolo del suo intervento “I tumori ormono-sensibili: le nuove terapie e la gestione degli effetti collaterali”, al termine del quale sono seguite numerose domande, volte anche a chiarire diverse fake news su prodotti e/o integratori apparentemente miracolosi. Particolare enfasi è stata data allo svolgimento di una moderata ma costante attività fisica, come il camminare, per tenere a bada la maggior parte degli effetti indesiderati.
Il giorno successivo, 6 Luglio, la dott.ssa Simoncini, Responsabile Breast Unit Azienda Ospedaliera Spedali Civili di Brescia, ha parlato di “Farmaci a bersaglio molecolare e biosimilari”. La sua relazione si è incentrata soprattutto sul funzionamento di questi farmaci per il tumore Her 2. Ha citato vari studi, anche italiani, volti al tentativo di ridurre i trattamenti nella durata, pur mantenendo lo stesso livello di efficacia di quelli tradizionali. Ha parlato di tutti gli ultimi farmaci, dei loro effetti collaterali, dei trattamenti neoadiuvanti, del costo e della sicurezza dei biosimilari rispetto agli originali.
In seguito la dott.ssa Donatella Santini, U.S. Patologia della mammella e delle Ghiandole Endocrine, U.O. Anatomia Patologica Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Sant’Orsola, Bologna, ha trattato di “Diagnosi Personalizzata e test genomici” chiarendo la differenza fra i test genomici e genetici e facendo notare che i BRCA1 e 2 sono solo la punta dell’iceberg dell’argomento. Ha sottolineato inoltre che non ci sono ancora percorsi strutturati per sottoporre al test le donne sane o già malate, se non in poche regioni, come l’Emilia Romagna.
Molto chiara è stata la spiegazione sulla qualità delle risposte dei vari test genomici, sul loro valore prognostico e predittivo, in particolar modo sull’ efficacia della eventuale chemioterapia. Ha poi citato lo sportello LEA per la richiesta dei test genomici e presidi di alto livello tecnologico.
La conclusione dell’intervento ha messo in evidenza le grandissime differenza regionali riguardo il possibile accesso ai test. Numerose domande sono state poste dopo entrambi gli interventi.
Sono state giornate davvero intense di formazione e informazione, utilissime a pazienti ed associazioni. Paola Cornero