La “Associazione Italiana Tumore al seno metastatico –Noi ci siamo” è sbarcarta a Napoli
Pubblicata: 24-04-2017
La “Associazione Italiana Tumore al seno metastatico –Noi ci siamo” è sbarcarta a Napoli. Stefania Pisani ha dato voce alle metastatiche nell’ambito della “Maratona delle opportunità” del Comune di Napoli.
La maratona delle opportunità è un evento della Prima municipalità del Comune di Napoli all’interno di “Marzo-donna 2017”.Un reading aperto a cento e più donne che possono leggere, recitare o raccontare una poesia, un racconto, un articolo di giornale, gli articoli della carta dei diritti del bambino, una canzone, un testo proprio o di altri sul tema delle pari opportunità.
Una vera e propria Maratona di lettura. La kermesse si è svolta sabato 18 marzo 2017 dalle ore 10 nell’atrio del Pan (Palazzo delle Arti Napoli, Palazzo Roccella in via dei Mille n. 60). A sostenere l’iniziativa: la Prima Municipalità di Napoli, Chiaia, S. Ferdinando, Posillipo /Delegato Pari opportunità Francesca Galgano in collaborazione per ideazione e realizzazione progetto con Mina vagante srl, progettazione grafica Marialuisa Firpo. È realizzata grazie al supporto di Radio KissKiss, Liquirizia Amarelli, Associazione Borgo Marechiaro Onlus, “Associazione italiana tumore al seno metastatico - Noi ci siamo”.
“Si stima sia 30 mila il numero di donne con tumore al seno metastatico – ha esordito Stefania Pisani - , cioè che presentano altri focolai, metastasi, al di fuori del tumore primario. Purtroppo di cancro in Italia si parla poco e male e solo per spot utilitaristici e di certo si parla poco di metastatiche perché rappresentano l’evidenza di una verità scomoda, quella che vuol far credere che il cancro al seno non è poco più di un'influenza e almeno 12 mila donne l'anno ne muoiono ancora. Le metastatiche esistono e resistono e non sono quelle a cui semplicemente è capitata la pagliuzza più corta !”. “Il tumore al seno metastatico – ha spiegato Stefania Pisani - è una malattia curabile, ma non guaribile, almeno non ancora. I due termini sono usati spesso come sinonimi, ma significano due cose diverse. Curabile vuol dire che la malattia può essere tenuta sotto controllo ma mai guarire, cioè poterla buttare alle spalle perché le metastasi tendono a ricomparire. Grazie alle terapie innovative, quindi il cancro al seno metastatico è diventato in molti casi una malattia cronica e questo significa guadagnare del tempo, ma portare addosso il peso di una malattia cronica nel tempo logora. La scadenza periodica di terapie, esami diagnostici ogni 3 mesi, consulti oncologici, decisioni mediche, continui cambiamenti fisici, mettono a dura prova i nervi. Passo dopo passo, però, si va avanti, mentre la ricerca scientifica in oncologia progredisce per comporre un grande mosaico le donne metastatiche lottano con coraggio contro la malattia, ma sentono il bisogno di non essere sole nella battaglia”. Stefania Pisani ha spiegato il punto di vista delle metastatiche: “Chiediamo un maggiore supporto nella quotidianità, vorremmo essere più informate sulla malattia e sui farmaci, sulle nuove possibilità, sugli studi clinici in corso. Chiediamo meno burocrazia per ottenere assistenza e soprattutto vogliamo avere accesso alle cure farmacologiche in modo egualitario sul territorio nazionale. Per questo - ha concluso Stefania Pisani -, il 13 ottobre scorso è nata la <Associazione Tumore al seno metastatico - Noi ci siamo>. La prima con l’intento di promuovere iniziative atte a migliorare la qualità di vita della donna metastatica garantendo cure univoche in tutta Italia, assistenza egualitaria in tutte le Regioni, e soprattutto con l’intento di promuovere una giusta e completa informazione. La vita – ha conlcuso Strefania Pisani - non dà sempre pari opportunità ma una società civile dovrebbe garantire a tutti la dignità del vivere: aggiungiamo vita ai giorni e non giorni alla vita”.