Advanced Breast Cancer 5th ESO-ESMO International Consensus Conference 14-16 November 2019 Lisbon, Portugal
Ripercorriamo queste due prime giornate all'#ABCLisbon. La cerimonia di apertura è stata un momento toccante. Il meraviglioso discorso di Claire Myerson, patient advocacy Uk, ha fatto alzare tutti in piedi per un lunghissimo applauso. Vera e positiva allo stesso tempo, e con un messaggio che rieccheggia quello della nostra Mimma: "non perdete la gioia di vivere nella paura di morire".
Il titolo della sua lectura è: " Un buon dottore cura la malattia, un grande medico cura la persona". Meraviglioso e toccante anche il discorso della Professoressa Fatima Cardoso, che al tumore al seno metastatico dedica la sua vita. "Mi hanno detto che questo congresso è troppo emozionale. Ma la lotta contro il cancro al seno non può non esserlo. È anche una mia lotta personale.
Mi dispiace, ma l'ABC continuerà ad essere emotional e non sarà mai un congresso come gli altri". Lo ha detto nella sua lecture, prima di ricevere l'ABC5 Award.
Tra le azioni che propone per migliorare le cure e l'assistenza, vi è quella di Linee guida per breast unit focalizzate sulle pazienti metastatiche.
Oggi, il percorso è stabilito in Europa solo per gli stadi iniziali del tumore al seno.
Al centro delle presentazioni anche il tema della comunicazione della sopravvivenza e del fine vita. Oggi la giornata è stata dedicata ai migliori studi presentati.
Sul sito dell'Abc5 potete trovare gli abstract in inglese. Troppi i temi interessanti per riassumerli, ma possiamo citare due ricerche in particolare.
Una è quella del Gruppo Italiano Mammella e dall'Università di Genova, che ha portato dati real world sull'uso del farmaco T- DM1 in seconda linea per chi ha un tumore HER 2 positivo https://www.repubblica.it/dossier/salute/saluteseno/2019/11/15/news/trastuzumab_emtansine_una_buona_seconda_opzione_quando_il_tumore_avanza-241172256/);
l'altro del Prof. Giuseppe Curigliano che mostra perché non tutti i tumori triplo negativi rispondono all'immunoterapia.
Infine l’ultima sessione di patient advocacy, ancora sul vastissimo tema della comunicazione, quella con i medici ovviamente, ma anche quella con chi è al di fuori del contesto di malattia, il resto del mondo.
Sono molte le esperienze che dichiarano il potere dello storytelling e soprattutto l’urgenza di far sentire la propria voce.
La conclusione non poteva che essere quella unanime di chiedere la giornata di ottobre dedicata al tumore al seno metastatico.